07 novembre 2005

Considerazioni a favore dell'uso dell'audiovisivo

Ecco segnalatomi da Mauro il brano, tratto da "Memoria: una fonte per la mano sinistra. Letteratura ed esperienze di ricerca su fonti e archivi orali" di Roberta Garuccio, a proposito dell'uso del supporto audiovisivo nella raccolta di memorie:

"[...] una serie di considerazioni [sono] a favore dell’utilizzazione del supporto video oltre al più tradizionale supporto audio, considerazioni che tengono conto, tra l’altro, del processo di ‘sterilizzazione’ a cui è andata soggetta la videocamera, processo per cui essa oggi non intimidisce l’intervistato più di quanto non faccia il solo registratore audio. La ricchezza dell’immagine rende dell’intervistato alcuni elementi della distinzione (l’abitazione per esempio, l’ufficio, lo studio o il laboratorio); registra il caso in cui l’intervistato mostri oppure commenti qualcosa (fotografie, documenti, progetti, prototipi); o il ricorso alla gestualità delle mani, alla mimica facciale e in generale al linguaggio del corpo, sia quando il gesto accompagna la descrizione e la spiegazione, sia quando il gesto o l’espressione accompagna la parola, come accade nell’intenzione ironica, contraddicendone il senso letterale. L’immagine sottolinea inoltre il carattere retrospettivo del documento e le condizioni di produzione del documento stesso. Senza contare che l’immagine amplifica l’interesse per la testimonianza e moltiplica le chances per la fonte orale di essere valorizzata in futuro e quindi di prestarsi a scopi istituzionali o culturali (è stato calcolato che se l’attenzione media al solo suono della voce resta intatta per 7 minuti in media, all’accompagnarsi dell’immagine al suono si estende a 45)".

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